
Il tortonese
La storia di Tortona e della zona del tortonese è ben spiegata dal suo essere al centro di una delle vie di comunicazione più importanti dell’Italia Settentrionale. In questa città, che tanto seppe farsi valere anche nei periodi più bui del Medioevo, si scontrarono romani e barbari, ed in seguito piemontesi, lombardi, francesi, spagnoli ed austriaci.
Oggi ripercorrere queste strade del tortonese significa pertanto andare a scoprire quella commistione di elementi piemontesi e di influssi provenienti dalle province vicine che così bene contraddistingue non solo questa zona, ma anche la stessa provincia di Alessandria. Significa mediare tra il passato storico delle diverse tracce della nostra tradizione e quel passato infinito, continuo e sempre uguale a se stesso delle valli vaghe e serene che da Tortona dipartono verso gli Appennini.
Non solo la città è da visitare dunque, ma anche i suoi dintorni, a saliscendi su quelle colline dove Fausto Coppi, originario di Castellania, si allenava per diventare il campione che tutti conosciamo. I dintorni della Val Curone, su da Viguzzolo a Caldirola, e giù da Bruggi ai pendii, decisamente meno impervi, della Valle Grue e della Valle Ossona. Tutto questo in un trionfo di colori: le ciliegie, le pesche, le fragole e poi i diversi tipi di vite che qui hanno davvero, come ovunque in tutta la provincia, il loro regno ed il loro trionfo.