
La Lomellina e il Parco del Po
Valenza non è solo arte orafa. Questo angolo della provincia di Alessandria è un teritorio incredibile e affascinante da esplorare. La Lomellina, pur essendo legalmente in provincia di Pavia, è facilmente accessibile partendo da Valenza e il Parco del Po è invece una delle osai naturalistiche più importanti del Piemonte.
Il Parco del Po

Indubbiamente la costituzione del Parco del Po rappresenta per Valenza il tentativo di riavvicinare la città ad un elemento che ha sempre convissuto con gli abitanti e con la loro storia. L’allontanarsi dal Po, fenomeno causato dal boom economico del dopoguerra, che a Valenza per la sua peculiarità produttiva ha rappresentato un fenomeno particolarmente rilevante, significa per i valenzani essersi un po’ allontanati da se stessi e dalle proprie tradizioni.
Importante è la riserva naturale integrale della Garzaia di Valenza che comprende sia la parte più prossima alla città sia le riserve della confluenza del Sesia. Grandi ghiareti, lanche, rami secondari e vaste boscaglie ripariali fanno da corollario alla colonia di aironi, che ospita anche le nitticore, le sgarze ciuffetto e le garzette e che è spesso visitata dal falco di palude. Osservazioni ornitologiche nel parco del poSi possono osservare, nei periodi delle migrazioni, anche specie nordiche di gran pregio. Di particolare interesse è l’isola detta “delle Oche”, proprio sotto l’abitato di Valenza.
Un’altra area del Parco appartenente alla zona valenzana è la riserva naturale speciale del Boscone. Situata quasi interamente sulla sponda sinistra, è quanto resta di un vasto complesso naturale. In passato era circondato da due rami del Po ed era costituito da un grande querceto e da ampie radure. Oggi che il fiume scorre tutto nel ramo di destra, la zona del Boscone è stata in parte coltivata. Restano però alcuni piacevoli lembi di bosco e bellissime lanche del vecchio ramo di sinistra che vengono invase dal fiume durante le grosse piene. Qui si possono osservare i nidi scavati dai gruccioni, mentre su alberi isolati nidifica il falco lodolaio. Parte della riserva interessa anche la sponda destra, e precisamente un grosso saliceto naturale nei pressi della località “Oche” di Valenza.
Il parco pone ogni attenzione nel rendersi visibitabile a tutti. Le attività scolastiche e di gruppo possono infatti essere concordate preventivamente. Per i singoli o i piccoli nuclei familiari sono stati allestiti capanni di osservazione, indispensabili per il birdwatching e la fotografia naturalistica. Ai capanni si accede prenotando telefonicamente al Centro Visite della Cascina Belvedere.
Otto sono poi gli itinerari cicloturistici “In bici sul Po”, opportunamente segnalati in collaborazione con la Regione. Questa rete, che costituirà presto parte di una grande via cicloturistica lungo i 235 Km del fiume in Piemonte, copre l’intero tratto Vercellese – Alessandrino del Parco. Sui percorsi si trovano oggi poi dieci aree attrezzate per il picnic e le soste.
Un gita in Lomellina

Collegata a Valenza ed al Piemonte dal “Ponte di Ferro” sul Po, la Lomellina è un territorio suggestivo anche se non sempre valorizzato come dovrebbe.
Posta interamente all’interno della provincia di Pavia, la Lomellina è un’ampia pianura alluvionale delimitata dal Po, dal Ticino e dal Sesia. La zona è ricca di fontanili ed acque sorgive che assicurano grande abbondanza di acque irrigue. Caratteristica inconfondibile del paesaggio ed indispensabile per la coltivazione del riso, che connota storicamente il territorio. Qui infatti, un tempo, regnavano le mondine che nel periodo estivo raccoglievano le piantine, a schiena curva e con i piedi nel fondo limaccioso della risaia.
Oggi, ovviamente, la produzione avviene con tecniche industriali sebbene permangano qualità di riso mai raggiunte dalla produzione più massiccia di altre zone del mondo.
L’altra caratteristica tradizionale dell’area è la frequente presenza delle nebbie, create dal clima umido, che fanno da sottofondo ai tanti castelli dei dintorni: da quello di Sartirana (sede del Museo per gli Argenti Contemporanei) a quello antichissimo di Gambolò e soprattutto a quello di Vigevano, situato sulla stupenda Piazza Ducale, voluta da Ludovico il Moro.